La protagonista di entrambe le vicende è Isabella De Clio, archeologa siciliana, che, a causa della sua cleptomania, ha bisogno di portare via con sé oggetti che possano costituire dei ricordi. Nei due romanzi seguirà due diversi casi, sempre però alla ricerca di sé stessa e di una crescita interiore che le consenta di guarire dal suo disturbo.

L'esperienza dell'incontro in libreria (libreria Ubik della nostra città, Acireale) è stata davvero molto carina. In passato abbiamo già conosciuto qualche scrittrice personalmente, ma non abbiamo mai riscontrato la stessa disponibilità e gentilezza di Barbara Bellomo. Grazie a lei abbiamo appreso quanto sia sfaccettato e pieno di dubbi e belle sorprese il modo dello scrittore e quanto sia fondamentale per il mestiere osservare la realtà per farne un romanzo più verosimile possibile.
Abbiamo capito quanto noi lettori siamo importanti per la stesura stessa di un testo, perché al di là di tutto lo scrittore scrive per noi, per soddisfare determinate aspettative, per trasmettere una parte di sé e delle sue emozioni a chi decide di ascoltarlo.

Per il resto ci siamo trovate rapite dal racconto dei romanzi e della loro protagonista: molti di voi sanno già da tempo che noi studiamo per diventare archeologhe ed è stato sorprendente sapere che esiste, anche se in forma romanzata, un personaggio come Isabella che possa rispecchiare anche questo aspetto della nostra vita! Motivo in più per iniziare a leggere prima possibile.

"Isabella e le sue colleghe archeologhe"

Che dire? Ringraziamo molto la scrittrice per averci consentito di conoscerla, per averci dedicato del tempo svelando qualche trucchetto del mestiere e per aver risposto con spontanea sincerità alle nostre domande. Tutto ciò anche grazie alla mediazione della simpatica giornalista Alessandra Fassari, che ringraziamo.

Con la promessa di due recensioni librarie, dunque, vi salutiamo!