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Non è la luce - recensione

15:06

Avete presente quello stato d'animo in cui ci si trova alcune sere, quando si è in solitudine e i pensieri fluttuano liberamente nella propria mente?

Accade così: un fatto dopo l’altro, dopo l’altro, dopo l’altro. Ci hai fatto caso? [...]
Senza tregua, ma senza alternativa, è il nostro modo naturale di vivere. Non penso sia sbagliato, penso sia normale come respirare. Ma è faticoso, dannatamente faticoso. 
Per quanti minuti al giorno smetti di fare? Come potresti? C’è sempre un passo da fare e tra un passo e l’altro c’è sempre tempo da occupare…
Ma quando spegni la luce.
Oh, quando spegni la luce... allora
resta 
solo
il tuo pensiero. Forte come un tamburo, lieve come una piuma. Resta, sola, la tua sincerità nel silenzio della notte. In quello spazio senza confini siamo tutti liberi e i muri del corridoio non esistono. Puoi andare dove vuoi.>

Così, in una notte pensosa, l'Autore conduce il Lettore attraverso le vie della città e all'interno dei meandri della sua mente per una passeggiata di pensieri, nel libro Non è la luce di Guido Tonini, edito da Lettere animate editore.

83 pagine al prezzo di €8,55 (Prezzo Kindle € 2,99)



Il viaggio reale e metaforico che si compie nel corso della narrazione, è attraversato da tanti volti, tante figure che entrano nel campo visivo di Autore e Lettore, talvolta anche instaurando un dialogo: è la gente che si incontra per strada, di cui si commenta il modo di fare, di vestire, di essere. È attraverso questi che la critica dell'Autore si distribuisce nel racconto.
Una critica spesso incentrata sul mondo di oggi, senza più spessore, senza più cultura e lettura. Un mondo in cui non si hanno più caratteri distinti ma si è parte della massa inseguendo il più popolare del momento.


Centomila flash. Centomila selfie con bacchette allungabili. Tutte queste aste che si muovono tra la folla e noi comparse che nessuno noterà. [...]
Il profilo migliore, per migliorare il proprio profilo. È così folle che fa ridere. Come tutto questo spettacolo, così ricco di cose e volutamente povero di contenuti. Che poi tutto sommato è anche giusto. Cosa ce ne faremo noi di tutto questo contenuto? Nell'oscurità della terra è meglio portarsi una risata, che una lunga riflessione su cosa ci saremmo dovuti portare. Forse.


Solo in pochi si rendono conto di dover cercare una meta vera nella vita, un obiettivo che permetta di realizzarsi distinguendosi dagli altri e indossando la propria personalità!

Una vita di corsa quella di Giallo e non è facile correre sul filo di una corda, chiedendosi da che parte sia la direzione giusta, cosa voglia dire fare la cosa giusta. Fin dove si può osare? Chi è che decide quale è il limite di velocità consentito? Nessuno risponde e allora si ricomincia a correre,
correre,
    correre,
         correre sempre
e a forza di correre finisce che sbatti contro    uno,
                                                                                  due,
                                                                                  cento muri.
Sbatti la testa e ti ripeti di rallentare, per poi ripartire più forte di prima.
Adesso però qualcosa è cambiato. All'improvviso, come per miracolo o per un guasto, Giallo sta rallentando. Per rallentare, per essere responsabile, per scoprire dov'è che hanno messo il freno in questa bicicletta a forma di vita, ha deciso di partire. 


Da quest'ultima citazione si può evincere anche dell'altro, ovvero l'impostazione delle pagine del libro: si tratta di un tipo di impaginazione che trasmette il senso delle parole anche grazie all'aspetto visivo, in base alla loro disposizione sul foglio. Certamente è una soluzione molto interessante e funzionale perché consente di avere una percezione sensoriale diretta, non soltanto tramite le parole stampate.

Il linguaggio del racconto alterna toni colloquiali e diretti a toni più elevati e poetici, fino a giungere alla fine della passeggiata dove le percezioni e il sogno si mescolano in un tripudio di suoni, parole, immagini da cogliere come una full immersion nella mente dell'Autore: come stile, in molti punti, sembra così somigliare al flusso di coscienza di Joyce e al monologo interiore della Woolf.

Davvero consigliato per coloro che apprezzano un tipo di testo anticonvenzionale, che trasporta il lettore attraverso le percezioni e le suggestioni.

Ringraziamo, quindi, Guido Tonini per la sua disponibilità e pazienza e per averci consentito di leggere il suo romanzo e di esprimere una nostra opinione!

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4 commenti

  1. I toni poetici di questo testo mi attraggono molto!
    Mi piacerebbe davvero tanto leggerlo!
    Un abbraccio!

    Nuovo post sul mio blog!
    Ti aspetto da me se ti va!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.com

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  2. Sono sempre alla ricerca di letture intense e con un peso culturale rilevante, questo mi sembra possa soddisfare le mie aspettative.

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  3. Questo viaggio interiore mi intriga, ho la curiosità di scoprire cosa si cela dietro quella notte di pensieri, di riflessioni e buio. bellissima presentazione!

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  4. Interessante, quante volte la notte non riusciamo a dormire per i troppi pensieri. Lo devo leggere

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