Curiosità

Storia della cipria

15:26

Un po' di tempo fa mi sono imbattuta in un racconto che mi ha fatto venire l'ispirazione per questo articolo.
Nell'opera “ Il Giorno” Giuseppe Parini racconta la storia sull'origine della cipria:
il dio Amore stanco dei litigi tra vecchi e giovani, fece cadere dal cielo una grande quantità di cipria, che rese tutti uguali e impedì la distinzione delle due età.
Dal XVII secolo divenne uno dei prodotti di cosmesi più utilizzati, la moda, infatti, impose l’uso della cipria per le parrucche maschili e femminili.
 
A questo punto incuriosita ho cercato la vera storia dell'origine della cipria.

Secondo la maggior parte delle fonti in origine era chiamata Polvere di Cipro, perché derivava appunto dall'isola di Cipro. Questa era considerata l'isola in cui nacque la dea Venere, dea della bellezza: probabilmente venne indicato questo come luogo per alludere al fatto che la bellezza di lei era data da questa polvere e che le donne usandola sarebbero diventate più curate e belle.

Oggi tutte cerchiamo di abbronzarci nei mesi estivi, c'è anche chi è ossessionata dall'abbronzatura, ma nell'antichità le donne erano belle e affascinanti se avevano la pelle chiara ( ho sbagliato epoca in cui nascere xD ). Probabilmente dovevano mostrarsi delicate e fragili.
Così nell'antichità si cercavano dei cosmetici per far apparire la pelle più bianca.
Nell'antico Egitto le donne schiarivano la pelle con un composto ricavato dalla biacca.






Invece le donne greche utilizzavano una polvere bianca chiamata Psymuthion che donava luce rendendo il viso più bianco.





Durante il Medioevo anche il trucco attraversa un periodo buio restando una caratteristica delle donne di malavita.

Nell'undicesimo secolo si formò a Salerno una scuola medica, che può essere considerata la più antica università. Questa era diretta da una donna, Trotula de Ruggiero, donna-medico con grande cultura che si occupò anche di igiene e cura della pelle. Scrisse un trattato De ornatu mulierum, che tratta di trucco e igiene, in cui elenca diverse polveri tra cui una cipria per sbiancare il viso.

Nel quindicesimo secolo, Caterina Sforza Riario, donna di straordinaria bellezza, creò un ricettario costituito da ricette per preservare la bellezza secondo i canoni dell'epoca: per "fare la faccia bianchissima et bella et colorita", per "far crescere li capelli", per "far venure li capelli rizzi", per "far li capelli biondi de colore de oro" per "far le mani bianche et belle tanto che pareranno de avorio". Si dedicò a questo per tutta la vita e divenne veramente competente in questo campo, infatti intrattenne corrispondenze con medici, scienziati e nobildonne.

Nel diciassettesimo secolo la cipria raggiunse il massimo della diffusione perché nacque la moda di cospargerla anche su parrucche di uomini e donne, oltre che sul viso e sul corpo.
Le donne creavano in casa i cosmetici, molto spesso utilizzavano prodotti che si rivelarono dannosi.

Dopo il 1770 l’Accademia delle Scienze creata da Luigi XVI si occupò della produzione di materie prime, ricavate per lo più dal mondo vegetale, per i cosmetici. Così diminuì l’abitudine di produrre in casa creme, ciprie e profumi.


  

Alla fine del diciottesimo secolo nacquero le maggiori industrie della cosmesi (Rubinstein, Arden) e vennero riscoperti antichi prodotti di bellezza.


Nel 1881 Théophile LeClerc, rinomato farmacista ed esteta, apre la sua officina farmaceutica a Parigi
nei pressi di Place de la Madeleine. Qui mette a punto una formula
di cipria a base di polvere di riso: la Poudre T.LeClerc, da allora emblema del marchio.



Un prodotto storico è la Chypre de Coty, diffusa in tutto il mondo.

 




La cipria diventa fissatore del trucco del XX e del XXI secolo grazie ai primi truccatori di Hollywood, che avevano bisogno di un prodotto che fissasse e opacizzasse il cerone in crema.
Da qui si apre la strada per tutte le diverse declinazioni della cipria, da quella in polvere a quella compatta.

Nella seconda metà del XIX nacque una vera e propria industria legata alla produzione di contenitori per cipria.. Le grandi industrie di cosmetici facevano ideare i contenitori da artisti e disegnatori. Si trovano quindi scatole in latta, in cartone, in plastica. 

A partire dagli anni 50 furono introdotti gli astucci metallici della Max Factor.




Una scatolina di cipria antica che possiedo è della marca Bertelli Milano, apparteneva alla mia bisnonna =) 







La Rossa

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14 commenti

  1. Questo post è stupendoooo *O* Ci sono tantissime curiosità che non conoscevo!!

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  2. Wow quante notizie interessanti ci sono nel tuo blog, ti seguirò con piacere.

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  3. Ma che bellissimo post! La storia della cipria mi piace tantissimo, non avrei mai detto che ci fossero tutti questi miti e leggende alle spalle! Anche io ho sbagliato a nascere xD ma sostengo la tesi che "PALE IS THE NEW TAN" quindi ci tengo al mio pallore! Amo la pelle chiara, infatti non mi abbronzo mai :P aspetto un altro articolo interessante come questo!
    P.s. bella la cipria della nonna ;)

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    1. Grazie mille, sono davvero contenta che ti sia piaciuto questo articolo *-*
      Mi piace la tua tesi, te la rubo xD Viva noi palliducce anche d'estate =D

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  4. stupendaaaaaaaaaaaa questa recensione...quante notizie utili che ti confesso non sapevo per niente.. mi sono appassionata molto a leggerla...grande ce ne fossero di più di recensioni così almeno ci acculturiamo un pò che non fa mai male apprendere cose nuove...come si dice... nella vita non si finisce mai di imparare,,, grazie davvero bella la tua recensione...

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    1. Sono felicissima di avere approfondito questo argomento e che vi sia piaciuto.. possiamo acculturarci anche con cose sembrano apparentemente inutili, poichè attraverso i blog possiamo scoprire cose nuove e ampliare le nostre conoscenze. Grazie per i complimenti =D

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  5. Che bellissimo post che ci hai regalato e non pensavo che dietro a un prodotto ci fosse una storia cosi intensa e piena di avventure.

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    1. E' bello scoprire di giorno in giorno cose nuove su argomenti che magari ci sembrano scontati o banali... grazie mille =) =)

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  6. Bellissimo post! Complimenti! Mi piace sapere la storia che si cela dei prodotti che magari si usano anche tutti i giorni e nessuno penserebbe mai che c'è una storia così piena!

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  7. Fantastico questo post e le immagini correlate! Bravissime <3 ps. io dovevo vivere nell'antichità: bianca come sono, con un po' di cipria, sarei stata perfetta!

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    1. Sono davvero felice che il post ma anche le immagini ti siano piaciuti *-* Possiamo aprire un club di ragazze bianche xD

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